“Maleficent” una strega buona top o flop?

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LECCE (di Riccardo Miglietta) – Dopo 5 anni dall’uscita del primo live-action ispirato al personaggio della perfida “Malefica”, la Disney presenta il sequel “Maleficent – Signora del male”. Nelle vesti tenebrose della perfida “Malefica”, ancora una volta, è presente Angelina Jolie.

Dopo il successo del primo film “Maleficent”, risultato come una vera e propria novità grazie ad una rilettura del tutto inaspettata della classica favola de “La bella addormentata” ed una caratterizzazione originale e persino antitetica rispetto ai soliti film basati su storie per bambini o fiabe con un monotono lieto fine, questo secondo capitolo risulta essere una sorpresa ancora più clamorosa.

Ad affiancare la Jolie c’è un cast d’eccezione con Elle Fanning (Aurora), Sam Riley (Fosco, fidato assistente di Malefica) e la piacevole sorpresa Michelle Pfeiffer (Regina Ingrid), in un’interpretazione ottima ed entusiasmante. La trama, nonostante presenti dei piccoli accenni al classico Disney del 1959, vede una Malefica nuovamente coinvolta in una lotta politica e morale, una contrassegnata da antichi conflitti interni, l’altra divisa tra l’amore e l’odio. Aurora, regina della brughiera e un tempo “bella addormentata”, riceve la proposta di matrimonio da parte del principe Filippo, figlio dei re Giovanni e Ingrid di Ulstead.

Dopo aver ricevuto la notizia, il re organizza una cena per conoscere la madre della principessa, cioè Malefica, per poter instaurare un rapporto Pacifico non solo tra famiglie ma anche tra popoli. Malefica, inizialmente contraria, accetta il matrimonio e l’invito. Recatasi a castello, subisce le continue provocazioni di Ingrid, legate al passato della strega, per poi cedere ad esse scatenando un putiferio nella sala reale. Il re, in seguito ad un presunto sortilegio, cade a terra in fin di vita. Accusata, Malefica scappa da sola ma viene colpita da una freccia che la fa cadere in acqua. Tuttavia, viene salvata da Conall, stregone della sua stessa specie che vorrebbe la pace eterna tra il popolo della brughiera e quello di Ulstead.

La regina Ingrid nel frattempo ritiene che dar inizio ad una guerra contro fate e creature magiche sia la scelta giusta da fare per porre fine ai continui pericoli per gli umani. Attraverso le nozze di Aurora e Filippo, organizza una trappola per le creature magiche, uccidendole grazie ad una polverina rossa ottenuta con il fiore di tomba (fiore posto sulle lapidi delle creature magiche defunte) e dimostrandosi dunque la vera cattiva e autrice del sortilegio del re, colpito con lo stesso fuso con cui Aurora anni prima si addormentò.

Aurora, scoperta la verità, parla con Ingrid che successivamente colpisce la Regina Nera che si era messa come scudo nei confronti della figlia. Inizialmente morta, si risveglia poco dopo come un maestoso drago nero grazie alle lacrime di Aurora. Poi, grazie all’intervento di Filippo, la guerra cessa di continuare, la regina Ingrid viene trasformata in capra da Malefica e l’incantesimo del re viene spezzato. Inizia così il tempo eterno di pace fra Ulstead e la brughiera, che culmina nel regno dei giovani sposi Aurora e Filippo.

La critica per questo film si è spaccata in due: siamo davanti ad un top o un flop? Da una parte c’è chi ritiene che questa pellicola sia una meravigliosa novità mirata a smontare tutto il cinema legato al “politicamente corretto”, altri ritengono sia una trasposizione travisata ed imperfetta di una fiaba già perfetta di per sé.

Dal mio punto di vista di spettatore ed amante del cinema e del mondo Disney, ritengo che questa pellicola debba essere categorizzata come rivoluzione anticonformista. Un film che va oltre i semplici concetti di bello ed essenziale, che propone dei piani di apprezzamento crescenti che vanno dal lento al veloce. Angelina Jolie si dimostra ancora una volta regina (non… nera) ed icona del cinema mondiale, dando vita ad un’interpretazione introspettiva ed emotivamente micidiale  che passa dalla docilità di una madre attenta, all’esplosione di forza e contemporaneamente di protezione nei confronti del proprio tesoro.

Magistrale anche l’interpretazione di Michelle Pfeiffer che conferma ancora una volta la sua grande professionalità e grandezza interpretativa nel dar vita ad un personaggio antagonista, quasi “odioso”. Insomma, un’attrice con gli attributi.

Degna di lode anche la caratterizzazione di Elle Fanning nei panni della giovane Aurora che, specialmente nella scena della momentanea perdita della madre Malefica e nonostante non sia il vero protagonista della storia, tira fuori un tornado di emozioni attraverso un pianto straziante che farebbe piangere anche il più insensibile degli uomini.

Nel complesso il film risulta essere una vera e propria fiaba contemporanea, dal messaggio fortemente progressista ma comunque non distaccato dai temi candidi e innocenti di un classico per bambini. Flop o top? Beh, decisamente top!