La bella addormentata in terra d’Otranto

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LECCE 29 Novembre 2018 (di Victoria Taurino 2^AM)– I ragazzi dell’indirizzo musicale del Liceo Palmieri hanno avuto oggi l’opportunità di assistere alle prove generali del balletto La bella addormentata, ormai componente celebre del repertorio della compagnia Balletto del Sud, già rappresentato sul palco di illustri festival di danza in Italia e all’estero. La regia, a cura del coreografo Freddy Franzutti, si è ispirata alla fiaba originale, scritta da Giambattista Basile e su cui è basata la versione “classica” di Charles Perrault, riportando l’ambientazione nell’Italia meridionale: nondimeno il titolo completo dello spettacolo è La bella addormentata in terra d’Otranto. La musica di Pëtr Il´ič Čajkovskij è brillantemente eseguita dall’orchestra sinfonica OLES diretta da Eliseo Castrignanò, mentre la scenografia è realizzata da Francesco Palma.

L’ambientazione è senza dubbio il punto di forza della rappresentazione, resa in modo spettacolare dall’utilizzo delle luci e degli sfondi per repentini cambi di scena, così come dalla relativa sobrietà dei costumi: tutto ciò costruisce un fresco contrasto all’idea di “bellezza generica” che si ha pensando a un balletto di Čajkovskij, con ballerine aggraziate e tutù scintillanti in un’elegante cornice borghese. Franzutti ripropone invece il tutto in una chiave a noi più familiare e con elementi folkloristici della nostra terra; la fata dei Lillà è una zingara e Aurora, invece di pungersi con un fuso, è vittima di una tarantola salentina. Le fate minori sono umili popolane, vestite di nero come d’usanza nel Salento degli anni ’50.

La trama è, di base, quella che tutti conosciamo. La strega Carabosse, offesa perché non invitata al battesimo di Aurora, le lancia una maledizione: morirà il giorno del suo sedicesimo compleanno. Interviene però la fata dei Lillà, facendo sì che la ragazza non debba morire, ma cada invece vittima di un sonno profondo, finché non sarà svegliata dal bacio di un principe. Nella trasposizione da fiaba a balletto, da pretesto per la produzione musicale del compositore, si dilungano sequenze di varie celebrazioni e danze; di conseguenza è una rappresentazione di notevole ampiezza, suddivisa in un prologo e tre atti, nonostante abbia una trama semplice. La Bella Addormentata sembrerebbe dunque nel complesso una grande festa, in celebrazione del trionfo del bene sul male, della vita sulla morte.

La rappresentazione è stata riproposta e acclamata più volte, nonostante non si possa definire perfetta per via di alcuni elementi soggettivamente discutibili, come appunto la lunghezza delle scene o alcuni elementi stilistici da alcuni definiti “fuori luogo” (come ad esempio una palla da discoteca uscita dal nulla in occasione della festa di compleanno di Aurora). In ogni caso la visione dello spettacolo è senza dubbio un’esperienza originale e sorprendente. Il balletto aprirà la Stagione di danza 2018-2019 del Balletto del Sud e andrà in scena al teatro Apollo dal 30 novembre al 2 dicembre.