Quando l’Avere prevale sull’Essere

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LECCE (di Valeria Leone) – “Avere o essere” è il titolo del libro Erich Fromm, nel quale lo psicologo e sociologo tedesco indaga su due fondamentali modalità del comportamento umano e sulle loro conseguenze sul mondo circostante. Nella modalità dell’avere, il rapporto dell’individuo con il mondo è di possesso o proprietà mentre, nella modalità dell’essere, il singolo instaura un rapporto autentico e vitale con il mondo.

Da queste premesse prende spunto una riflessione secondo cui, purtroppo, oggi le persone si preoccupano soprattutto dell’avere, che pare essere la necessità primaria. Ogni uomo non fa altro che basare la propria vita sul possesso di ricchezza e di beni materiali, non preoccupandosi dei veri valori morali e spirituali che invece dovrebbero caratterizzare l’essere umano, ossia la creatura intelligente per eccellenza. Denaro e successo sono invece gli idoli anche per la società moderna, quelli a cui la maggior parte, in maniera conformista, si inchina.

La vita quotidiana di molti si spende così in una continua competizione tra chi possiede l’ultimo modello di smartphone o IPad, i vestiti firmati più alla moda. Oggetti spesso inutili, ma desiderati e posseduti in quanto simboli dell’elevato status sociale raggiunto.

Inoltre, chi vive seguendo simili standard è costantemente preoccupato dell’impressione e del giudizio degli altri, ossessionato da un imprecisato ed indefinibile indice di gradimento, assillato dall’opinione che gli altri hanno del prossimo.

Sarebbe pertanto auspicabile che la gran parte degli individui riesca a contrapporsi a questo tipo di società, dimostrando che oltre al mero bene materiale c’è qualcosa di più ricco e importante come i sentimenti, la famiglia, l’amore e l’amicizia: i veri valori della vita. Da qui la convinzione che un’esistenza vera e degna di essere vissuta debba concentrarsi sull’essere, sull’interiorità e sulla responsabilità.