La Scuola delle realtà: l’Agenda 2030 per il futuro della Terra

0
3135

LECCE (di Letizia e Lucrezia Prete) – Recenti iniziative come Global Strike Fridays for Future, grande movimento studentesco, nato in risposta all’attivismo di Greta Thunberg, hanno riportato pienamente all’attenzione argomenti indispensabili e urgenti quali la tutela dell’ambiente e il futuro del pianeta Terra. Argomenti che richiedono azioni comuni da parte dei cittadini e, soprattutto, dei governi. Un documento che attesta la complessità, la correlazione e orienta alle azioni comuni è l’Agenda 2030 promossa dall’ONU il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite.

Il processo di cambiamento del modello di sviluppo verrà monitorato attraverso un complesso sistema basato su 17 obiettivi (Sustainable Development Goals – SDGs), 169 target o traguardi e oltre 240 indicatori. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha avuto inizio nel 2016, guidando il mondo sui traguardi da conseguire nell’arco dei prossimi 10 anni, precisamente nel 2030.

Il documento dell’Onu segna un passo importante perché esprime un’opinione evidente sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. Con questo carattere fortemente innovativo dell’Agenda viene superata la percezione che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.

Gli obiettivi riguardano:

  1. Porre fine alla povertà nel mondo in tutte le sue forme
  2. Azzerare la fame, realizzare la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile
  3. Garantire le condizioni di salute e il benessere per tutti a tutte le età
  4. Offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere le opportunità di apprendimento durante la vita per tutti
  5. Realizzare l’uguaglianza di genere e migliorare le condizioni di vita delle donne
  6. Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e condizioni igieniche per tutti
  7. Assicurare l’accesso all’energia pulita, a buon mercato e sostenibile per tutti
  8. Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro decoroso per tutti
  9. Costruire infrastrutture resistenti, promuovere l’industrializzazione sostenibile e inclusiva e favorire l’innovazione
  10. Riduzione delle disuguaglianze tra i Paesi
  11. Rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili
  12. Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili
  13. Fare un’azione urgente per combattere il cambiamento climatico e il suo impatto
  14. Salvaguardare gli oceani, i mari e le risorse marine per un loro sviluppo sostenibile
  15. Proteggere, ristabilire e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, la gestione sostenibile delle foreste, combattere la desertificazione, fermare e rovesciare la degradazione del territorio e arrestare la perdita della biodiversità
  16. Promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia, realizzare istituzioni effettive, responsabili e inclusive a tutti i livelli
  17. Rinforzare i significati dell’attuazione e rivitalizzare le collaborazioni globali per lo sviluppo sostenibile

Tali obiettivi richiamano in modo esplicito le responsabilità di tutti i settori della società: dai Governi (centrali e locali), alle imprese, dalla società civile, ai singoli cittadini compresi noi ragazzi.

Il futuro della Terra, infatti, è nelle nostre mani, dovremmo essere noi ragazzi a guidarlo attraverso uno sviluppo sostenibile preservando l’ambiente, l’economia, la società e le istituzioni. Per questo motivo il ruolo della scuola è fondamentale poiché deve prepararci a questo pensiero integrato, anzi ad un cambiamento di mentalità, elemento imprescindibile per la sostenibilità, che è anche non facile, richiede sforzo, attenzione e abilità. Le sfide da affrontare sono: vivere entro i limiti, condurre una vita sana e prospera, preparare, proteggere, prevenire, promuovere e trasformare. In un mondo caratterizzato da sfide globali e da una società multiculturale in continuo cambiamento, l’educazione alla Cittadinanza globale nella Scuola diviene fondamentale per lo sviluppo di un’etica della responsabilità attraverso esperienze significative, cui concorrono tutte le aree del sapere.

Dovremmo diventare cittadini globali cogliendo in termini tridimensionali, poliedrici e interdisciplinari, ovvero un approccio che impiega un ampio ventaglio di metodologie e conoscenze, riflessione e costruzione di nuovi saperi, per favorire autonomia e competenze nell’affrontare compiti nuovi e imprevisti che promuovono il senso di responsabilità.

È necessario dunque costruire situazioni-problema, che partano dai prerequisiti di noi studenti e ci conducano verso un iter di riflessione sistematica, che ci portino a sollecitare, scandagliare, problematizzare ciò che sappiamo ed a completare qualche lacuna, in termini sia di processi di pensiero, sia di contenuti. In tal modo è possibile avere gli strumenti cognitivi per assegnare il corretto significato a nuove esperienze e attivare un circolo virtuoso di consapevolezza e di crescita personale, per acquisire convincimenti e certezze, per diventare un cittadino riflessivo, competente, autonomo e responsabile in grado di sostenere politiche integrate verso il futuro.