UNA CITTA’ IN TRASFORMAZIONE: LE MURA URBICHE

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LECCE (di Brian Ademi e Roberto Pisanò) – Una città in metamorfosi, nel cielo azzurro di inizio estate volano le rondini, il sole prende il sopravvento e giovani e non, vanno alla ricerca di luoghi aperti come alternativa al mare. L’ampia scelta di attrazioni storico-culturali offerti dalla città di Lecce giustifica la grande folla di turisti che ogni anno giungono da tutto il mondo, e se oltre alle varie chiese, palazzi storici e abbondanti luoghi d’incontro come parchi e piazze, la città propone diversi luoghi restaurati e rivitalizzati per fini turistici e pubblici. Uno dei luoghi che hanno giovato di un accurato restauro sono infatti proprio le mura dell’urbe.

Le mura che sono risalenti al ‘500 sono state alzate in difesa della possibile minaccia(che per fortuna non si realizzò) degli Ottomani che avevano da poco conquistato Otranto. Per anni tutta questa zona è stata utilizzata per scopi militari , come carcere e infine come parcheggio conosciuto col nome Carlo Pranzo. Dopo anni di abbandono totale sono iniziati lavori di restauro delle mura e dei due bastioni di San Francesco sono state affidate inizialmente all’Impresa edile Capriello e successivamente all’impresa edile Mello, lavori che hanno incontrato vari problemi non solo dal punto di vista archeologico ma anche finanziario a causa del ritardo dei fondi pubblici a loro destinati.

L’ingresso delle mura, che prima si trovava in Via Casale, ora avverrà in via Leo, dove si trova un punto di informazioni per i turisti e che fra poco sarà ampliato per comprendere anche diverse altre funzioni, quali saranno libreria e caffetteria. Il lavoro di controllo del restauro è stato affidato a Patrizia Erroi e a una squadra di architetti, archeologi e per non dimenticare i numerosi operai. Il lavoro, ha alla fine riportato alla luce il fossato, le mura e un’antica strada romana che probabilmente portava a Brindisi e un tipo di cava sotterranea che i castellani usavano per rifornire di materiale edile le mura. Il progetto di restauro inoltre comprende la creazione di un Parco Delle Mura ossia l’ex parcheggio Carlo Pranzo che sarà chiuso e riadattato. Oltre a questo parco ve ne sarà un altro con un percorso multi sensoriale olfattivo-tattile con la funzionalità di accogliere tutti i turisti e per concedere anche agli ipovedenti un’esperienza fuori dal comune.

Inoltre per fornire una completa viabilità delle mura, il Comune e le ditte hanno lavorato per dare la necessaria tecnologia, ossia un completo rifornimento di scale e ascensori per concedere anche alle persone con difficoltà moto-fisiche di vivere e visitare le mura e il loro interno al meglio. L’architetto Andrea Ingrosso responsabile dell’illuminazione delle mura ci ha gentilmente concesso un‘intervista e in via del tutto eccezionale ci ha illustrato il percorso turistico delle mura.

ARCHITETTO, DI COSA SI OCCUPA IN PARTICOLARE?

L’arch. Andrea Ingrosso

Mi occupo del settore dell’illuminazione, eco-design, bioarchitettura conservazione e tutela dei beni culturali, dove il rapporto tra luce e architettura giocano un ruolo significativo. Nel progetto il mio compito è quello di rendere l’atmosfera più naturale possibile all’interno delle mura anche per conservare gli effetti di luce originali.

DA QUANTO TEMPO LAVORA AL PROGETTO?

Il progetto ha avuto inizio nel 2011, la chiamata è stata molto importante poiché in quanto cittadino leccese ero entusiasta all’idea di lavorare per un’opera così importante per la città. Ovviamente non sono l’unico a lavorare per la realizzazione del restauro delle mura ma insieme a me oltre a vari architetti e a Patrizia Erroi, nonché ideatrice del progetto, c’è tutta una squadra senza la quale non si avrebbe la stessa qualità del lavoro.

A COSA SONO STATI DOVUTI I RITARDI PER L’INAUGURAZIONE DELLE MURA?

L’inaugurazione nei piani iniziali doveva avvenire in primavera ma a causa di rinvii da parte del ministro che sarebbe dovuto essere presente e anche a causa dei vari impegni elettorali del sindaco Paolo Perrone hanno contribuito al ritardo e alla decisione di inaugurare il tutto la prima settimana di giugno. I motivi che altri giornali hanno dato erano molto approssimativi ed erronei.

DURANTE I LAVORI CI SONO STATI PROBLEMI?

Come in ogni cantiere di restauro e di riadattamento nel corso dei lavori possono venire fuori complicazioni e sorprese inaspettate. Durante questi lavori alcuni problemi sono stati di tipo economico infatti il ritardo di fondi ci ha penalizzati nel compierli al meglio. Ma anche le sorprese non sono state di meno infatti il progetto nel corso del lavoro ha avuto delle variazione a causa di scoperte archeologiche come l’antica strada romana e la cava sotterranea che dopo secoli e secoli è stata riportata alla sua forma originaria benchè prima fosse riempita di detriti di vario tipo.

COME VALUTA DAL PUNTO DI VISTA TURISTICO E LECCESE LA RESTAURAZIONE DELLE MURA?

In quanto leccese sono fiero di aver partecipato alla realizzazione e consapevole dell’importanza di questo luogo per i fini turistici ma soprattutto culturali della città . Penso personalmente che non solo le mura ma tutti questi luoghi pubblici che lecce offre debbano avere una maggiore attenzione e ciò deve partire dai giovani che devono sentire proprie queste zone e sensibilizzarsi e sensibilizzare il numero più grande possibile di persone, poiché non bisogna dimenticarsi che lecce oltre ad ospitarci è la nostra casa e per questo va rispettata e curata al meglio.

QUANDO PENSA CHE LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DELLE MURA SARA’ ULTIMATO E ACCESSIBILE AL PUBBLICO?

Come già detto, vi è stata una prima inaugurazione per il completamento del restauro, per quanto riguarda aree verdi intorno saranno ultimate entro una quarantina di giorni e quindi accessibili al pubblico. Per quanto riguarda invece il percorso multimediale e il museo che le mura offriranno, bisogna aspettare la fine di novembre, inizio dicembre poiché i lavori dipendono da altre compagnie.