LECCE (di Sofia Martella) – Nella giornata del 14 settembre l’Italia ha finalmente riascoltato il suono della campanella: la scuola ricomincia, anche se non per tutti, per via delle elezioni regionali tenutesi anche nel nostro territorio. Dunque il liceo Palmieri, insieme a tante altre scuole, ha riaperto le sue porte nella giornata del 24 settembre.
Tutti noi, alunni e professori, abbiamo aspettato l’inizio di questo nuovo anno scolastico con ansia, gioia, ma anche timore, causato dall’attuale emergenza da Covid-19, che a quanto pare non ci vuole lasciare. Nonostante ciò, la nostra Preside è riuscita, come sempre, ad organizzare al meglio la situazione per garantire a ognuno la propria sicurezza. Infatti durante l’estate lei e i suoi collaboratori hanno lavorato indefessamente e senza soluzione di continuità per raggiungere tale scopo e integrare il Regolamento d’Istituto con le necessarie prescrizioni anti-Covid.
Innanzitutto il rispetto del distanziamento, l’utilizzo della mascherina, da cambiare almeno ogni 4 ore, la misurazione della temperatura prima dell’arrivo a scuola, gli ingressi e le uscite scaglionati per orario e piani dell’edificio e infine l’utilizzo della Didattica integrata che vede la metà degli studenti in presenza e la restante metà in remoto.
Molta attenzione è stata data anche alla pulizia degli ambienti, ogni aula è dotata di un detergente per superfici, un igienizzante per le mani e una confezione di guanti. Per di più, per permettere di sanificare scrupolosamente il completo ambiente scolastico, l’intera comunità scolastica tutti i sabati segue le lezioni online. In più, per consentire una costante areazione degli ambienti, le finestre delle aule sono lasciate sempre aperte.
Grazie a queste e ad altre norme di comportamento, siamo in grado di affrontare questo nuovo, difficile anno, in cui ciascuno è chiamato a dar prova di buon senso e responsabilità, non solo all’interno dell’edificio scolastico, ma anche all’esterno dove si è più esposti a rischio, al fine di tutelare sia la propria salute che quella degli altri.
Sicuramente ci mancheranno le ricreazioni nell’atrio accogliente della scuola, scandite da canzoni e risate, la musica live dei ragazzi del musicale, le ripetizioni in gruppo prima di una verifica e l’abbraccio liberatorio poi, e tanto altro ancora. Ma dobbiamo essere forti e determinati, per far sì che tutto ciò che ora ci sembra lontano possa ritornare al più presto ad essere vicino.