Le Grotte di Castellana: casa del diavolo e rifugio di anime perse

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(di Letizia e Lucrezia Prete) – Scendiamo a 70 metri sottoterra. Possibile, considerato che Castellana Grotte, centro in provincia di Bari, nelle sue viscere nasconde gioielli e misteriose vedute. Immaginiamo quel sottosuolo, circa 3000 metri quadrati di caverne, voragini, cunicoli e gallerie prendere vita, diventando pittoresco e verosimile scenario degli inferi declamati da Dante Alighieri. Ecco l’Inferno cantato dal Sommo Poeta, realizzato da Hell in the cave, che venerdì 1 marzo porterà alcuni studenti del Liceo Classico e Musicale “Palmieri di Lecce nel suggestivo mondo delle anime dannate, un grande spettacolo “aero-sotterraneo”.

Corpi nudi si intravedono dalle trame di impalpabili tessuti semitrasparenti che si librano magicamente nell’aria, un’atmosfera che rimanda alla mente un Medioevo fiabesco scandito da musiche tratte dal repertorio dell’epoca. I versi recitati dagli attori, giovani artisti emergenti pugliesi, accompagnano i visitatori in un’esperienza inconsueta dall’ingresso tra i dannati all’ascesa con Beatrice verso il Paradiso.

Uno spettacolo di luci, musica, proiezioni tridimensionali come momento unico per vivere in maniera del tutto diversa ed eccezionale uno dei luoghi simbolo del carsismo pugliese.

Non ci sono fondali di cartapesta e quinte, ma uno straordinario sfondo preistorico, dove caverne dai nomi fantastici, profondi abissi, fossili, canyon, stalattiti, stalagmiti dalle forme e dai colori sorprendenti, si fondono con giochi di luce, suoni e arte contemporanea, riducendo così la distanza tra una delle più grandi opere della letteratura universale e gli studenti che, vivendo in prima persona e sulla propria pelle la vita dei personaggi dell’Inferno, provano un’esperienza inedita di un testo letterario.