LECCE (di Riccardo Miglietta) – “Io, il re della matematica, ho fatto il liceo classico: mi ha insegnato il metodo di studio, la passione ha fatto il resto”. Così Alessio Figalli, il re della matematica, si è raccontato in un’intervista rilasciata a Vanity Fair. Può accadere tante volte che si scelga un percorso di vita completamente differente dalle scelte fatte fin da bambini. Alessio Figalli, vincitore della Medaglia Fields per la matematica, ne è la prova.
Il giovane accademico e matematico romano, classe 1984, ha parlato dei suoi anni da studente di liceo classico, precisamente il “Vivona” di Roma. Figalli dice: “In generale, chiaramente, il liceo scientifico è una scelta naturale per chi vuole fare matematica. Ma non è detto che non si possa scegliere la strada della matematica anche dopo gli studi classici. La cosa più importante del liceo è motivare gli studenti ed insegnare loro, oltre che le nozioni, anche un metodo di studio. Il liceo classico mi ha sicuramente trasmesso tutto ciò”.
Figalli ha continuato il suo racconto spiegando di non aver mai rinunciato alla proprie passioni, allo sport e alle amicizie, fattori importanti per la propria crescita professionale e mentale: “Penso che una vita equilibrata sia fondamentale anche per gli studiosi: permette di svuotare la testa per poi affrontare i vari problemi di ricerca con mente fresca. Per questa ragione ho sempre cercato di uscire con gli amici, andare a correre o in palestra e rilassarmi guardando le partite di calcio”.
Figalli hai poi concluso il suo racconto affermando che seguire le proprie passioni sia stata per lui e sia per tutti la via migliore per raggiungere i propri obiettivi di vita, nonostante i tanti sacrifici che spesso rendano faticosa la propria ascesa professionale e non. Grazie a lui abbiamo un esempio lampante di come, con tanto impegno e dedizione, si possano realizzare grandi imprese, non rinunciando mai alle proprie passioni e raggiungendo vette di vita importanti in grado di dare tante e fantastiche soddisfazioni.
