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Empatia intesa come capacità di mettersi nei panni di chi è protagonista di una scelta forte che spesso non viene capita perché non la si vive sulla propria pelle. Questo il contenuto del tema di Junia Amanti, della II F del nostro Liceo, che è valso alla studentessa il primo posto nell’edizione numero 25 della borsa di studio “Pasquale Pignatelli” fondatore dell’omonimo laboratorio di analisi cliniche nato 70 anni fa nel capoluogo.
Menzione speciale per tutti le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato: Elena Bonavoglia Classe II B, Bianca Antonica II E, Virginia Mancarella II C, Sara Tramacere II A, Laura Schito II A, Giorgio Picinni Leopardi II A, Martina Ianne II A, Ludovica Grasso II A, Vincenzo De Rasis II A, Beatrice Contaldo II A
I ragazzi sono stati premiati dai figli del fondatore del laboratorio, Francesco, Antonella ed Emma Pignatelli, proseguendo nella tradizione di un uomo di scienza che ha creduto nella formazione dei giovani e nella ricerca.
Il tema di quest’anno della borsa di studio è stato quello spinoso e controverso del cosiddetto “utero in affitto”. Un argomento particolarmente forte che ha fatto sì che si riflettesse su questo argomento che dibattito così ampio sempre solleva.
Junia Amanti ha raccontato in una lettera di fantasia la gratitudine di una madre che ha fruito della maternità surrogata, messaggio affidato alla figlia partorita da un’altra donna, ma cresciuta nel valore del dono e della solidarietà,
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