“La sera nasconde la città e rivela le persone”. La Movida a Lecce

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LECCE (di Marianna Torino e Valeria Leone) – Lecce è una città d’arte dai mille volti. Ricca di fascino, di tradizione culturale e storica per le sue numerose chiese e monumenti, cela svariati tesori architettonici. Protagonisti della vita notturna della città sono i giovani che la animano grazie alla loro presenza in locali, pub, ristoranti, bar e pizzerie. La città è diventata ormai un punto di riferimento per tutti coloro che ritrovano nel suo centro storico un cuore vivo acceso nelle ore piccole.

Si partirà dunque dal borgo antico, esattamente dalle cosiddette “vie della movida”, descritte dalle strade che da Porta San Biagio si congiungeranno fino ad arrivare in Piazza Sant’Oronzo, per un tour virtuale tutto da gustarsi.

La vita notturna a Lecce inizia nel tardo pomeriggio, quando al tramontare del sole i giovani si riuniscono per prendere un aperitivo in uno dei tanti locali della città. In seguito si può scegliere se passare una serata all’aria aperta, passeggiando per le vie del centro, chiuse al traffico, oppure inoltrarsi nella movida leccese piena di locali e discopub dallo stile inglese ma non solo, dove spesso vengono organizzate serate con musica dal vivo.

Il punto di incontro più noto è il Convitto Palmieri, situato tra Via Cairoli, Piazzetta Giosuè Carducci e Via Caracciolo. La sera ha un effetto particolarmente suggestivo grazie a luci che illuminano il colonnato. Si tratta di un centro culturale multiservizi, al servizio della città di Lecce e del Salento. Locali, pub e bar nei pressi.

La Movida richiama i temi della relazionalità, della disponibilità dei centri storici e della forza creativa dello spazio urbano. Tuttavia non possiamo tacere sul fatto che talvolta il centro storico è teatro di conflitti, anche intensi. La loro causa sono comportamenti devianti, talvolta illegali, che generano seri problemi di gestione dell’ordine pubblico e che rendono difficile la convivenza negli stessi luoghi. Si parla allora di malamovida, caratterizzata da un eccesso di sregolatezza, che si sviluppa e si affianca alla buona movida.

Movida sì, malamovida no: questo è l’obiettivo da perseguire per le nostre città che trova piena condivisione in una maggioranza di italiani per i quali la movida è una risorsa per le città, un nota positiva anche per coloro che amano avere luoghi dove poter vivere in modo conviviale e tranquillo, un’attrattiva per il turismo.

Per poter combattere contro la malamovida è necessario un sistema di regole o vincoli e ridurre la consumazione di alcolici, ma anche sensibilizzare i giovani ad un divertimento sano e libero da quegli eccessi che sfociano in episodi di cronaca nera che poco giovano all’immagine della nostra città e di quanti ne animano la vita notturna.