Il vero valore della legion d’onore

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LECCE (di Valentina Anglani) Il giornalista e scrittore Corrado Augias è stato il primo a restituire la legion d’onore che gli era stata conferita, seguito poi dall’ex sindaco di Bologna Sergio Cofferati, dall’ex ministra Giovanna Melandri, dalla giornalista e intellettuale Luciana Castellina e dalla consigliera della corte dei conti Rossana Rummo.

Questo gesto, tanto pesante quanto profondo, è il simbolo di una ribellione, in seguito alla decisione di Macron di conferire il medesimo titolo al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

 

La legion d’onore fu istituita nel 1802 da Napoleone Bonaparte per ricompense militari e civili, inizialmente era attribuita principalmente a militari, ma nel corso degli anni divenne uno strumento di propaganda e attribuita secondo il giudizio del governatore in carica. Le norme principali di attribuzione restano quelle emanate da Napoleone e l’attribuzione degli ordini: cavaliere, ufficiale, commendatore, Grand’Ufficiale e gran croce durano tutta la vita, ma possono essere revocati in caso di condanne penali o azioni che ledano l’onore.

È quindi deplorevole che un’onorificenza tanto importante sia stata consegnata ad Abdel Fattah al-Sisi, che ha calpestato i più importanti diritti umani, è stato infatti implicato nel caso Regeni, il ricercatore che in Egitto è stato torturato dalle forze di sicurezza che fanno ricorso proprio al loro capo di stato. Probabilmente è proprio per questo che la stessa Francia aveva tenuto nascosta la notizia, consapevole di aver utilizzato un simbolo dagli alti valori morali e sociali per scopi probabilmente prettamente politici ed economici.

È invece molto significativo il gesto di questi personaggi al centro della cultura italiana, che non hanno ignorato la cosa e hanno rinunciato ad una loro gratificazione personale per sensibilizzare l’opinione pubblica dinanzi a un’ingiustizia che altrimenti sarebbe rimasta celata o non avrebbe suscitato tanta eco.