Cataldo Motta intervistato dalle studentesse del Liceo

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Nel corso della conferenza, tenutasi nell’aula Magna mottadella Facoltà di giurisprudenza dell’università del Salento, “Legalità, criminalità  organizzata e impatto sull’economia del Mezzogiorno” cui ha preso parte il  Procuratore Antimafia dott. Cataldo Motta e dello scrittore Andrea Leccese, vincitore del premio Borsellino nel 2009, un gruppo di studenti del Liceo Palmieri, nello specifico della classe II E, ha intervistato il Procuratore sul lavoro della Procura di Lecce  in merito al caso  Xilella. L’intervista fa parte di un progetto per la partecipazione ad un concorso indetto da Sky Tg24 che prevede la realizzazione da parte delle scuole di un servizio di tipo giornalistico.

Nel corso dell’incontro il procuratore ha illustrato i legami fra imprese e criminalità, puntando l’attenzione sulle dinamiche che portano all’affermazione e al monopolio delle imprese in mano alla criminalità organizzata. Ha sottolineato, inoltre, come l’azione delle procure si sia mossa , più che nei confronti della privazione della libertà, nei confronti del controllo dei patrimoni, attuando,, come determinato dall’art 12, la confisca dei beni dell’indagato. Tra l’altro il procuratore a  proposito di tali beni,che ammontano a 14 milioni di euro,  ha affermato che le Procure si trovano ad affrontare il problema della gestione e del riutilizzo di tali beni.

Ci vuole , però, anche “intelligenza”, o “industria”, come direbbe il Boccaccio, visto che il procuratore è riuscito a demolire una imbarcazione  di 80 metri a costo zero e, contemporaneamente, smontando la strumentazione di bordo,  ha ricavato dalla vendita di questa ben 10 mila € che sono andati nelle casse del dipartimento giudiziario.

Un esempio pratico di come, di fronte ad una norma,  che ha una sua ratio precisa, ovvero  il divieto di vendita dei beni confiscati alla criminalità, si possa essere di aiuto alla società.Il problema mafioso rimanda ad un capovolgimenti di ruoli, in cui il diritto diviene il suo contrario e chi rappresenta lo stato diviene il nemico. Dopo un dibattito aperto con la platea, il procuratore ha incontrato, come detto, le studentesse  del liceo  “G.Palmieri”

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