Riprendiamoci il diritto allo studio

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LECCE (di Marianna Torino) – L’istruzione è un diritto o un dovere? Nonostante oggi molti ragazzi la sentano esclusivamente come un dovere, in realtà è un diritto, in quanto deve dare la possibilità a tutti di acquisire conoscenze e migliorare le proprie competenze; grazie allo studio e all’impegno di ogni singolo individuo si possono raggiungere obiettivi personali e importanti traguardi sociali.

È pur vero che l’obbligo scolastico è previsto dalla Costituzione, e l’obbligo formativo è stato ridefinito ed ampliato come diritto all’istruzione e formazione e correlativo dovere con la Legge n. 53 del 2003.

Tuttavia i tempi sono cambiati, mentre in passato la maggior parte della popolazione, non potendo studiare, considerava lo studio un privilegio e ha lottato affinché diventasse un diritto di tutti, oggigiorno le nuove generazioni quasi non apprezzano questa possibilità e considerano lo studio qualcosa di scontato o addirittura lo percepiscono solo come un noioso dovere. Non realizzano appieno che ancora oggi ci sono ragazzi nel mondo che farebbero di tutto per usufruire di questa opportunità ma, al contrario, sono obbligati a lavorare e vengono sfruttati.

La scuola è studio e lo studio è vita poiché è fondamentale per la conoscenza e la conoscenza è indispensabile per la nostra crescita. A tal proposito, citando Dante, “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” ricordiamo quanto la conoscenza e i valori ci caratterizzino come esseri umani.

Fortunatamente oggi studiare non è più un privilegio di pochi; per poter conseguire una formazione dal punto di vista etico e sociale è necessario un percorso serio e talvolta faticoso ma sempre affascinante. Tramite questo passaggio impareremo a crescere, ad affrontare e superare le difficoltà, in una parola “miglioreremo” e quindi di conseguenza arriveremo a considerare lo studio come una grande opportunità per potersi realizzare nel lavoro e stare al passo con le richieste del mercato coniugate con i valori di sempre.

Dunque, le nuove generazioni non possono banalizzare l’importanza dell’istruzione, in quanto proprio esso è costato il sacrificio di molte persone. Le conseguenze potrebbero essere gravi: un ritorno all’analfabetismo e un ritorno all’ignoranza che potrebbero rivelarsi pericolose chine. L’ignoranza è nemica della libertà e porta all’incapacità di scelte consapevoli fino alla manipolazione del pensiero.

Pertanto, tutti devono assumere consapevolezza riguardo l’importanza dello studio. Tutti devono capire che i diritti acquistati devono essere protetti, altrimenti si perderanno col passare del tempo e insieme ad essi si perderanno anche i nostri valori. Tutti devono riflettere sulla storia per poter comprendere quanto è costato conquistare il diritto allo studio. Nessuno è allora autorizzato a considerarlo in modo passivo, solo come un dovere a cui assolvere malvolentieri. Solo così potremo sperare in una società più giusta, consapevole, preparata e sentirci protagonisti di un accrescimento globale.