L’ultimo primo giorno di scuola

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LECCE (di Martina Marzo) – È giunto l’ultimo anno di liceo. Un anno straordinario nel senso letterale del termine, dal latino extra “fuori” e ordo, –inis ”ordine”: fuori dal solito, dal normale, dal quotidiano. Non è più un susseguirsi di squilli di campanelle che non lasciano trasparire emozioni, non più l’attesa di un avvenire “vago e indefinito”. È un turbinio impazzito di emozioni che si affollano confusamente nella testa e di tante domande: “La maturità?” e“L’Università?”, “Cosa ne sarà di me?”

Fino al quarto anno ti senti al sicuro, protetto dalla campana di vetro della quotidianità che si replica da anni. Ma arrivati gli ultimi nove mesi di scuola dell’obbligo nella vita, la routine non è più routine, persino la strada per andare a scuola sembra cambiata. Forse perché la si guarda con occhi diversi, con lo sguardo che si poggia su dettagli e colori che prima avresti guardato distrattamente. O forse perché è mutato lo stato d’animo, consapevole che il prologo della tua esistenza è quasi al termine… Ora comincia la vita vera! Dovremo uscire dalle calde pareti della scuola ed affrontare il mondo da soli, superare le prove, le vittorie e le sconfitte che il destino ha in serbo per ciascuno di noi.

Questi i pensieri che ingombrano la mente l’ultimo primo giorno di scuola. Ma, allo stesso tempo, c’è la curiosità, l’euforia della novità, la grinta di intraprendere un’esperienza mai provata prima. Forti anche della consapevolezza che il nostro bagaglio culturale, le nostre esperienze, il nostro carattere sono stati forgiati da anni di interrogazioni, prove scritte, dai preziosi insegnamenti dei professori che si sono succeduti durante il nostro percorso.

E rimarranno i ricordi di questi anni indimenticabili, delle amicizie e degli amori nati tra i banchi di scuola, dei professori che sono stati maestri di vita oltre che di scuola, dell’amore per le nostre materie preferite. Ricordi che saranno rifugio e conforto nei momenti difficili, e ci faranno sempre nascere un sorriso quando faranno capolino nella memoria.