“Eccellenze medico-chirurgiche in Terra d’Otranto”, premiata la dottoressa Annalena Venneri

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(di Edoardo Minerva) – Iniziativa benefica lo scorso sabato 9 marzo nella splendida cornice del Teatro Apollo di Lecce, dove si è tenuta la seconda edizione de “Le qualità nascoste – Eccellenze medico-chirurgiche in Terra d’Otranto“. La serata è stata organizzata dall’Ordine dei Medici di Lecce, dall’associazione “Sanità che Cambia” e dall’Associazione Italiana Donne Medico.

I fondi raccolti durante l’evento saranno destinati all’acquisto di un’ambulanza per l’ospedale di un piccolo villaggio in Etiopia, dove le condizioni sanitarie sono a dir poco disastrose e non vi sono adeguate strumentazioni mediche.

Sul palco ad animare la serata si sono avvicendati medici e artisti, il trio comico salentino tutto al femminile “Ciciari e tria” ed i musicisti calimeresi Antonio ed Eliseo Castrignanò, oltre alla cantante Ninfa Giannuzzi. All’evento era presente anche il Presidente della Regione Puglia (assessore ad interim alla Sanità) Michele Emiliano, che nel suo discorso ha ringraziato le donne medico per il loro straordinario lavoro e la loro dedizione, auspicando come riportano i dati “una classe medica sempre più rosa“.

Annalena Venneri

E ad essere premiata è stata proprio un medico donna, la dottoressa Annalena Venneri, diplomata al Liceo Classico di Casarano, che sin da bambina era affascinata dalla conoscenza e dallo studio della Medicina. Con un curriculum ricchissimo, ha intrapreso una brillante carriera internazionale: laurea in Medicina a Modena ed in Psicologia a Padova, un master e un dottorato in Neuroscienze nel Regno Unito. Attualmente è docente presso il dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Sheffield (UK), con una vasta pubblicazione scientifica e prestigiosi incarichi accademici e clinici.

La sua principale attività di ricerca è incentrata sulla lotta e la cura contro il Morbo di Alzheimer, ha infatti recentemente pubblicato sul “Journal of Alzheimer Disaese” i risultati ottenuti dallo studio di questa patologia. Una vera eccellenza del Salento, che rende orgogliosi in tutto il mondo, con la speranza in futuro di avere altre giovani ricercatrici, magari valorizzate nel proprio Paese, che nella ricerca scientifica investe poco.