Come in una vecchia pellicola

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LECCE (di Sofia Martella) – Già da quando nasciamo i nostri occhi iniziano a percepire le diverse sfumature di colori che danno vita al mondo in cui viviamo, per poi riuscire a distinguerle nelle diverse graduazioni.

Ci sono alcune persone, tuttavia, che sfortunatamente non hanno questa possibilità. Questi soggetti sono affetti dall’Acromatopsia congenita, anche detta distrofia dei coni, una rara patologia ereditaria della vista che nelle sue quattro forme si stima colpisca circa una persona ogni 30-40 mila nati. Queste persone vedono completamente in bianco e nero e la loro capacità visiva diminuisce sempre più in presenza di scarsa illuminazione. In Italia di questi casi se ne contano circa 150, però potrebbero essere molti di più in quanto è ancora difficile ottenere delle diagnosi corrette in maniera rapida.

Una persona affetta da acromatopsia è definita acròmate.

La differenza sostanziale presente in un occhio normale e in uno colpito da questa patologia verte nella retina dell’occhio, e principalmente nei coni e nei bastoncelli.  Nell’occhio normale i coni e i bastoncelli collaborano e si integrano tra loro, permettendo di vedere in qualunque condizione di luce. Nella retina di un acròmate congenito, invece, i coni funzionano poco o non funzionano affatto, perciò una persona affetta da acromatopsia congenita, per vedere, deve affidarsi interamente ai bastoncelli. Ecco perché questi acròmati sono “ciechi ai colori” (parzialmente o totalmente), hanno ridotta acuità visiva e non sono in grado di adattarsi in modo normale all’aumento d’intensità della luce ambientale. La gravità di questi sintomi, comunque, varia molto da persona a persona.

Oggi purtroppo non esiste ancora un trattamento in grado di curare questa malattia, tuttavia per correggere i disturbi i pazienti possono utilizzare degli occhiali colorati mirati ad alleviare i fastidi dovuti ai sintomi percepiti. Allo stesso modo delle lenti cromogene con filtri e dispositivi di ingrossamento possono essere impiegati per migliorare la percezione dei colori. Inoltre è favorevole l’accesso agli spazi pubblici, il contrasto dei colori nella cartellonistica di strade ed edifici, l’illuminazione degli ambienti, gli interruttori della luce, che devono distinguersi cromaticamente dalle pareti.